Abbiamo lasciato Granollers (Barcellona) alle 4 del mattino. Siamo 5 motociclette, 4 Africa Twin e 1 BMW GS 1200. Dopo aver percorso i primi 30 km su strade non asfaltate l’itinerario diventava sempre più sterrato, man mano viaggiavamo sulla più bella rotta dei Pirenei. Non appena abbiamo iniziato a scalare le prime vette abbiamo incontrato anche i primi problemi, visto che la neve quest’anno è stata particolarmente abbondante. Abbiamo iniziato il viaggio con pazienza ed impegno, aiutandoci a vicenda, e siamo riusciti ad arrivare ad Andorra all’ora di pranzo.Mentre mangiamo ci chiediamo cosa ci attenderà, perché la strada che prenderemo è complicata a causa dell’altitudine e dallo stato in cui si trova: neve e fango in abbondanza! Appena finito di mangiare partiamo… il nome dice tutto: “Strada dei contrabbandieri”. È una salita di 2.000 metri di dislivello dopo il quale comincia il sentiero vero e proprio ma, sfortunatamente inizia a piovere. Il terreno diventa molto scivoloso e, inoltre, c’è molta neve.
Abbiamo percorso i primi 5 km in 2 ore muovendoci con la massima cautela perché, un altro problema di questa stagione, è il pericolo di alluvione. I fiumi sono pieni a causa del disgelo ed in molti di essi il livello dell’acqua raggiunge i 60 cm di profondità.
Sono circa le 7 di sera quando decidiamo di montare una tenda da campeggio e fermarci a dormire. La stanchezza comincia a farsi sentire e, dopo tutto questo viaggio alle prese con il tempo inclemente, sappiamo che dormiremo profondamente. Inutile dire che ne è valsa la pena, lo scenario è fantastico.Si può percepire la tranquillità del luogo, a volte non servono hotel a 5 stelle per apprezzare quello che la natura ci può offrire: siamo a 2.000 metri di altitudine, circondati da foreste di pini e abeti bianchi, vicino scorre un fiume e tutto attorno spiccano montagne le cui vette superano i 3.000 metri… spettacolare, nonostante il freddo (circa 6 gradi)! Iniziamo a cenare e discutiamo i piani del giorno successivo.Il mattino seguente sveglia alle 7:00, per fortuna possiamo accendere un fuoco e preparare un buon caffè per la colazione: fa freddo e un buon caffè è quello che ci serve. Non appena i primi raggi di sole si fanno sentire il caldo diventa quasi insopportabile, così rimettiamo tutto in valigia e ripartiamo. La cosa più importante del campeggio è che non bisogna lasciare nessuna traccia, bisogna essere rispettosi nei confronti di Madre Natura!
Una volta ripartiti percorriamo i primi chilometri con cautela perché la strada è irregolare e sporca di neve. Nonostante la prudenza non passa molto tempo e…… la Bmw GS scivola e cade da un pendio di circa 8 metri! Controlliamo lo stato del pilota: per fortuna sta bene, è stata una banale scivolata nel fango. Ora arriva la parte peggiore, recuperare la moto! Per fortuna il GS presenta solo uno specchietto rotto, lo leghiamo con dei cordoncini e cerchiamo di tirarlo su con due delle nostre moto, dopo circa 3 ore riusciamo a recuperarlo ed a rimetterci in marcia. Continuiamo per la nostra strada mentre ripensiamo alla caduta: ora ci ridiamo su ma, l’abbiamo vista brutta!
Dopo pranzo ci dirigiamo verso una spettacolare stazione sciistica abbandonata, dove possiamo passare la notte; la ricompensa alla dura fatica sono i bellissimi paesaggi che possiamo ammirare. Il giorno dopo procediamo in direzione di un’altra vetta una cima di 2.500 metri di altitudine. La strada è abbastanza buona, ci sono zone un po’ più complicate ma nessun problema, è un sentiero di montagna molto panoramico e ne abbiamo approfittato per scattare foto e giocare con la neve come bambini. Siamo riusciti a vedere anche la fauna locale, cervi e qualche marmotta.
Una volta in cima, inizia la discesa. La strada è molto disastrata, con grandi fossati, ma con pazienza e abilità ci destreggiamo bene; alla fine della giornata riusciamo a trovare un rifugio di montagna dove poter preparare una buona cena, fare una doccia calda e dormire come sassi.
Il giorno dopo prendiamo la direzione per Bausen, un villaggio di montagna che in inverno resta abbandonato a causa del tempo inclemente. È un percorso molto facile e veloce, in circa 4 ore siamo in città, dove ti rendi conto della dura vita di questi villaggi. Ci fermiamo a mangiare ed è triste perché ci rendiamo conto che l’avventura sta volgendo al termine… mentre torniamo a casa i paesaggi non sembrano più così spettacolari. Sono stati giorni fantastici fatti di risate, avventure, natura e amicizia.
L’attrezzatura ci ha soddisfatto pienamente: la qualità e la resistenza dei prodotti Givi è stata ottima, le borse waterproof hanno tenuto alla perfezione e per la nostra prossima avventura nel mese di agosto, scaleremo le Alpi sicuri dell’allestimento delle nostre moto!
Seguiteci #ferranmontserrat.
I protagonisti
5 amici amanti dell'avventura
I protagonisti
5 amici amanti dell'avventura
Un gruppo di 5 amici, appassionati motociclisti, alla scoperta di antichi trail sui Pirenei
Equipaggiamento moto
come un’avventura
GIVI propone un’ampia gamma di accessori
dedicati alle situazioni più estreme
GIVI propone un’ampia gamma di accessori
dedicati alle situazioni più estreme