Senegal e Guinea-conakry
Un paese fantastico
Il Senegal mi ha accolto a braccia aperte, un paese fantastico dove faccio una prima sosta fotografica al Monument de la Renaissance africaine.
Qui è iniziato il gioco dei visti e sono sorte le prime difficoltà, quindi nel frattempo ne approfitto per vedere la città. Dakar, oltre ad essere universalmente conosciuta per la storicità della mitica gara Parigi-Dakar, rappresenta anche il punto più occidentale dell’Africa continentale.
Dopo aver visitato il paese ed aver atteso due giorni per il rilascio del visto, non mi resta che dirigermi verso sud ed entrare finalmente in Guinea Conakry.
Ora qualcosa è cambiato e sapete cosa vi dico? Ora sono davvero in Africa! Come prima cosa in Guinea Conakry ho trascorso una giornata a Labe. In città ho salutato tutti, un po’ come si usa fare qui in Africa, e mi sono fatto un po’ di amichetti.
I bimbi Africani sono molto vivaci e giocano con poco, hanno un bel sorriso e nonostante qui la tecnologia non esista sono felici ed il loro sorriso è sorprendente e fantastico allo stesso tempo.
Da Labe sono ripartito diretto a Sud lungo la N5. La strada ha asfalto degradato con fossi e buche pericolosissime, soprattutto se ci sono camion che sopraggiungono con fumo nero e polvere.
Nel pomeriggio una violenta pioggia mi ha investito e ho deciso di fermarmi in un luogo più sicuro per la notte… meglio la mia tenda che guidare tre ore al buio!
Dopo la notte passata in tenda, sotto un nubifragio degno della selvaggia mamma Africa, mi sono spostato a Kissidougou. La città è molto caotica e non sembra essere molto sicura per noi europei.
Penso comunque che ognuno di noi dovrebbe vivere in prima persona un viaggio come questo: vedere la mamma Africa con i propri occhi è davvero coinvolgente.
Qui in Guinea Conakry l’elettricità non è disponibile di giorno, ed a volte nemmeno di notte, inoltre ho avuto anche qualche problema con il denaro perché l’unico Bancomat in città, come spesso accade, non era disponibile (come spesso accade qui in Guinea).
Dopo essere stato aiutato da un signore con la tuta blu, sono finalmente riuscito a cambiare dei soldi ad un banco locale, che da solo non avrei mai trovato, ed una volta fatto il pieno di benzina mi sono diretto a Nzerekore. La strada è buona anche se con alcuni km di sterrato.
Qui a Nzerekore dovrò incontrare Pierre per ottenere un documento che si chiama “Lassé passé” che serve per entrare ed uscire dalla Costa D’Avorio via terra, in quanto i suoi confini sono ufficialmente chiusi…