Viaggiare, Questa è Vita!
L’unico problema di Luca? Una volta tornato dal primo viaggio, non pensa ad altro che a ripartire. Per Matteo viaggiare significa crescere: andare avanti diventa un imperativo. La vita li fa incontrare, e sai già come va a finire: in moto! In sella alle loro Kawasaki, diretti verso Est, seguono il loro istinto di viaggiatori, scegliendo l’itinerario giorno per giorno secondo la voglia esplorare, pernottando in campeggio libero, famiglie locali e ostelli per assecondare lo spirito di avventura. Arrivano in Croazia e, attratti dalle sue bellezze, la girano un po’ tutta: Senj, Plitvice, Trogir, Split, Dubrovnik. Con una puntata a Mostar, in Bosnia ed Erzegovina, consigliata da un altro motoviaggiatore. Del resto, la vita cambia anche in base agli incontri che si fanno… girando su due ruote!
Sei Giorni in Croazia
Da Trieste passiamo la Slovenia e arriviamo in Croazia. A Senj guidiamo sotto una pioggia battente. Il tempo è grigio, ma prima di notte vediamo una stella: è quella del campeggio dove ci fermiamo a dormire. La mattina dopo ripartiamo per l’entroterra. Dopo 100 km di strade d’asfalto e sterrate, arriviamo nel Parco Naturale di Plitvice. Scendiamo dalle selle per esplorare a piedi la magia di questi luoghi affascinanti, tra laghi, ruscelli e cascate incastonati nel verde. Che meraviglia! Dopo una notte di sogno, ci rimettiamo in moto diretti a Trogir, una delle città più belle della Dalmazia. Il centro storico di Trogir è Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Per la notte troviamo un ostello e, il mattino dopo, a 50 metri scopriamo il concessionario Yamaha: il proprietario è un motoviaggiatore esperto che ci dà tanti consigli, e ci ripara gratis il parabrezza di una Kawasaki che si era spezzato. Grande! Ci mancano solo 30 km per concludere la giornata a Spalato, li percorriamo protetti dalle giacche tecniche contro il forte vento.
Arrivati a Spalato, parcheggiamo sul lungomare e la visitiamo. Vediamo la statua di Grgur Ninski, il famosissimo Palazzo di Diocleziano, la galleria sotterranea, la Riva dove la gente si ritrova per cena. Chiudiamo la serata in bellezza. Il giorno dopo tappa a Mostar, in Bosnia e Erzegovina. 200 km di strade di campagna scorrevoli e sinuose, poi le prime moschee, infine le case ancora con i segni della guerra, e lo splendido Ponte Vecchio sul fiume Narenta. Rimaniamo ospiti di gente locale per la notte. Al risveglio facciamo rifornimento a buon prezzo e via, verso Dubrovnik! La città ha un’atmosfera fantasy: non stupisce che l’abbiano scelta per girare Game of Thrones. La Porta, lo Stradun che attraversa la città, la Chiesa di San Biagio, il Palazzo dei Rettori… non poteva esserci scenografia migliore per concludere il nostro fantastico viaggio in moto in Croazia!
I protagonisti
Luca Facheris e Matteo Barbierato: Due bergamaschi alla guida di Kawasaki KLE 500
I protagonisti
Luca Facheris e Matteo Barbierato: Due bergamaschi alla guida di Kawasaki KLE 500
Luca, 24 anni, è meccanico e da 5 anni anche fotografo/videomaker freelance. Grande appassionato di viaggi avventura, si è formato attraversando vari Paesi on the road. Il suo stile è lo slow travel: viaggiare lentamente, perdersi lungamente. Matteo, 21 anni, è uno studente lavoratore laureando in lingue. Appassionato di motociclismo e sport estremi, ama documentare con la sua action camera da videomaker amatoriale tutte le sue attività: uscite in moto, bici, snowboard, escursioni e viaggi. Oltre alla Kawasaki, possiede anche una KTM EXC 300.
Equipaggiamento moto
Le due Kawasaki KLE 500 montano la piastra posteriore E251, il bauletto centrale in alluminio Trekker Outback da 42 litri, il telaietto PL01CAM, una coppia di borse laterali in alluminio Trekker Outback da 37 litri su cui sono applicati gli adesivi rifrangenti E145 e sui cui coperchi trova posto una borsa waterproof GRT702, un’altra borsa waterproof GRT705, due taniche aggiuntive TAN01, le cinghie di fissaggio S350, il parabrezza D410ST, i faretti supplementari a Led S320, la borraccia STF500S.
Matteo e Luca indossano i caschi GIVI X.16 Voyager.
Le due Kawasaki KLE 500 montano la piastra posteriore E251, il bauletto centrale in alluminio Trekker Outback da 42 litri, il telaietto PL01CAM, una coppia di borse laterali in alluminio Trekker Outback da 37 litri su cui sono applicati gli adesivi rifrangenti E145 e sui cui coperchi trova posto una borsa waterproof GRT702, un’altra borsa waterproof GRT705, due taniche aggiuntive TAN01, le cinghie di fissaggio S350, il parabrezza D410ST, i faretti supplementari a Led S320, la borraccia STF500S.
Matteo e Luca indossano i caschi GIVI X.16 Voyager.
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