2020. Scoppia La Pandemia da Covid-19
Gennaio 2020
Mentre la mia moto, insieme ad altre sei, è in viaggio verso l’Australia, la pandemia da COVID-19 sorprende il mondo intero.
Ne sentii parlare per la prima volta mentre facevo un’arrampicata in Laos, ma non gli diedi molta importanza, credevo si sarebbe risolto tutto nel giro di poco.
Metà febbraio 2020
Raggiunta la Malesia, vi trascorsi una bella vacanza. Ma leggendo le notizie, mi accorsi che le voci si erano trasformate in fatti reali e capii che stava succedendo davvero qualcosa di serio. Mentre prenotavo i biglietti aerei per l’Australia, Singapore decise di chiudere i confini internazionali e bloccare l’intero paese. Per fortuna, riuscii a cambiare il volo con uno diretto. Singapore poteva aspettare, ci sarei andato un’altra volta.
Quello che mi preoccupava era la nave merci con le nostre moto che aveva fatto scalo proprio a Singapore e poteva rimanere bloccata a causa della pandemia. Controllai rapidamente lo stato della spedizione: l’ultimo aggiornamento segnalava che la nave aveva lasciato Singapore 3 giorni prima ed era in viaggio verso Brisbane. Che sollievo!
Marzo 2020
Appena sbarcato in Australia, chiusero le frontiere proprio dietro di me. Non lo sapevo ma, se fossi arrivato una settimana dopo, avrei trovato una serie di porte chiuse.
Dopo 2 mesi buoni, non vedevo l’ora di ritirare la mia moto a Brisbane. Ci lavorai per un paio di giorni e poi mi diressi verso sud, per andare a trovare alcuni amici a Sidney.
Alcuni giorni dopo, edizioni straordinarie dei giornali annunciavano la chiusura delle frontiere di molti Paesi in tutto il mondo.
È stato in quel momento che ho iniziato a percepire la portata della crisi pandemica e al contempo ho realizzato quanto fossi fortunato ad avere la mia moto e poter viaggiare in una nazione così grande come l’Australia.
Aprile 2020
Il viaggio verso sud, destinazione Sidney, si rivelò un’esperienza divertente. Dopo la grave emergenza incendi, il paesaggio australiano appariva irreale. Era diventato normale attraversare foreste nere e carbonizzate. Ma già vedevo nuova vegetazione germogliare dagli alberi e fare capolino dalle spaccature del terreno. È meraviglioso assistere alla rinascita della natura!
Arrivato presso un ostello vicino a Bondi Beach, fui sommerso dalla gente che lasciava la città o addirittura il Paese. Le aree comuni erano colme di ogni bendidio abbandonato dai turisti che cercavano disperatamente di tornare a casa il più velocemente possibile. Manna dal cielo per me: cibo gratis, attrezzi da cucina, mute, vestiti e anche una confezione da sei di birra!
A causa dell’entrata in vigore delle nuove regole contro la diffusione del COVID-19, l’ostello offrì a ognuno di noi un dormitorio da 4 persone, praticamente una camera privata, a prezzi super scontati, per cercare di mantenere alcuni ospiti. In fin dei conti, anche il COVID può avere qualche lato positivo…
Purtroppo, questa sistemazione non poteva durare a lungo. Iniziai a cercare disperatamente un impiego qualsiasi a Sidney e nei dintorni ma tutte le agenzie di reclutamento erano chiuse, i cantieri edili erano fermi e presto l’intera Sidney si trasformò in una città fantasma.
Maggio 2020
È ora di andare.
Dopo qualche arrampicata in compagnia di amici sulle Blue Mountains e dopo l’ennesimo fallimentare tentativo di trovare lavoro a Sidney, era arrivato il momento di partire, così montai in sella per dirigermi verso sud. Finii per trovare una specie di lavoro come addetto alla manutenzione in una scuderia di purosangue ma solo in cambio di vitto e alloggio. Perlomeno potevo risparmiare e nel frattempo cercare un altro lavoro… Ma era difficile trovarne uno in quel periodo.
Dopo un paio di settimane, mi si presentò una grande occasione, ovvero vivere presso la Baia di Jervis, vicino alla spiaggia, e occuparmi della manutenzione di case in affitto oltre a dare una mano in una fattoria. Poiché le nuove norme anti-COVID non consentivano di affittare le case per le vacanze, potevo rimanere in una delle villette con vista sul mare, il che non guastava affatto!
Un lavoro per 7 mesi
Dopo circa un mese, era arrivato il momento di cambiare lavoro. Trovai una graziosa azienda agricola mista sul versante occidentale della Grande Catena Divisoria e decisi di fermarmi lì per un po’. Alla fine vi rimasi per 7 mesi, dato che la pandemia non accennava ad andarsene. Al contrario, la situazione continuava a peggiorare,
aumentavano i lockdown, le norme e le restrizioni.
Abitavo in una piccola città chiamata Dunedoo, ai confini dell’outback australiano. Per fortuna, questa tranquilla città è stata risparmiata da tutto il caos e sinceramente la vita è proseguita come sempre (fatta eccezione per alcune restrizioni di lieve entità).
L’obbligo di mascherina e il distanziamento sociale non venivano sempre applicati alla lettera poiché in ogni caso non c’erano molti stranieri che arrivavano.
Senza neanche rendermene conto, 7 mesi sono davvero volati. Nel frattempo, sono riuscito a risparmiare un piccolo gruzzoletto, a esplorare la natura locale e a ricostruire interamente la mia moto: era di nuovo pronta per qualsiasi avventura!
Dicembre 2020
Finalmente le frontiere statali stanno riaprendo: è il momento di partire per la prossima impresa, direzione sud!