Le Nuove Proposte per Il Turismo su Due Ruote.
Preferite i viaggi stradali veloci? Non vi muovete se non per affrontare un avventuroso raid on/off? I modelli presentati dalle Case alle fiere motociclistiche di fine 2018 coprono le differenti esigenze dei traveller.
New entry, restyling, up-grade. I brevi profili dedicati ai modelli presi in esame permettono di valutare, in chiave generale, le opportunità che l’appassionato troverà nelle concessionarie nel corso del 2019. Abbiamo escluso dall’elenco le piccole cilindrate (sotto i 500 cc) e i maxiscooter ma siamo ovviamente consapevoli che c’è chi ha attraversato interi Continenti in sella a veicoli destinati alla città (non mancano gli esempi sul nostro portale).
Sicuramente abbiamo scordato qualche “sigla” ma in linea di massima i “pezzi da novanta” dovrebbero essere tutti presenti.
Bmw
R1250GS ADVENTURE E R1250RS
L’immortale boxer della Casa di Monaco è riproposto in veste ulteriormente evoluta grazie a un aumento di cilindrata pari a 84 cc ( da 1.170 a 1.254 cc) e alla distribuzione a fasatura variabile. Per uscire dai numeri possiamo dire che l’up grade ha consentito di passare all’EURO 5 senza limitare le prestazioni relative a coppia e potenza. La nuova GS si presenta con una linea che la fa sembrare più leggera (in realtà supera i 250 kg). Chi l’ha testata ne apprezza il tiro ai bassi (da 1.500 giri), con progressione continua senza scalini. La versione Adventures si aggiudica una rapportatura finale accorciata, utile per l’utilizzo offroad, e il restyling della zona serbatoio. Non sono segnalate modifiche significative alla ciclicista. Questo vale anche per la tourer stradale R1250RS, l’ammiraglia della gamma BMW che con la GS condivide ulteriori “chicche” come il controllo di stabilità ASC e l’assistente alle partenze in salita Hill Start Control.
Bmw
F850 GS ADVENTURES
Il serbatoio passa a 23 litri, la ciclista è stata rivista per superare sfide su ogni terreno. Aggiornata anche la linea (fianchetti e frontale) e arricchito l’equipaggiamento con il controllo di trazione ASC e le due modalità di guida (ROAD e RAIN). Come optional, e questo vale anche per le GS maggiori, c’è il programma PRO, con funzioni dinamiche dedicate alla guida in fuoristrada. La potenza, rispetto alla versione GS, non cambia.
Ducati
MULTISTRADA 950/950S
Il suo frontale ricorda quello della 1260. Estetica a parte Ducati ha fatto un lavorone sul motore con l’introduzione del’IMU Bosch e dell’ABS Cornering e sulla ciclista con alleggerimenti a cerchi e forcellone. La versione “S” è però la vera novità 2019: costa di più ma offre anche molto, tra cui le sospensioni elettroniche (con regolazione in continuo dello smorzamento di forcella e ammortizzatore in funzione del fondo stradale),
il dispositivo che assiste la ripartenza in salita e il comando idraulico per la frizione.
Ducati
MULTISTRADA 1260 ENDURO
Aggiornamento importante per questo modello, top della gamma delle maxienduro del marchio, che ha toccato ciclistica e motore: il nuovo Desmo a fasatura variabile di 1.262 cc. La Casa dice di aver reso la moto più docile alla guida ma il bicilindrico maggiorato da 158 cv (lo stesso della versione stradale), i vari Riding mode dedicati all’utilizzo offroad, la prima marcia più corta, la ruota anteriore da 19”, l’ABS che può essere escluso posteriormente… la posizionano tra le specialiste dello sterrato. Certo la gestione dell’acceleratore è più fluida grazie al Ride by Wire, sella e baricentro sono stati abbassati.
Il suo serbatoio, da ben 30 litri, la rende “Adventure” da grandi imprese.
Fantic Motor
CABALLERO 500 RALLY
Ecco un’altra media cilindrata predisposta per l’offroad. Il nuovo allestimento 2019, riprende il motore della versione standard al quale aggiunge però sospensioni più personalizzabili e maggiormente fruibili in fuoristrada (200 mm di corsa). Tra gli elementi estetici da segnalare c’è il faro anteriore protetto da rete metallica e impreziosito da un compatto cupolino. La moto pesa a secco 150 kg.
Honda
CB500X
Una compatta crossover, che il costruttore ripresenta con una impostazione maggiormente fuoristradistica e con il twin parallelo più performante ai bassi e medi regimi. Nuove le sospensioni, con escursione maggiore e nuova anche la ruota anteriore, ora da 19”. Ricordiamo che questa moto non supera i 48 CV e di conseguenza è guidabile con la patente A2. La versione 2019 monta la frizione antisaltellamento e si presenta al pubblico con un’estetica accattivante, miglioramenti al comfort, luci total led
Kawasaki
VERSYS 1000 e 1000 SE
Cambia l’estetica di questa confortevole tourer 1000, ora più grintosa, con uno scarico più compatto, un retrotreno nuovissimo, seduta ribassata, fanali anteriori a led (che sulla SE si attivano in piega per illuminare la curva). Da segnalare c’è anche la nuova centralina rimappata per offrire più risposta ai bassi e medi regimi. Sempre in ambito elettronica entra nella dotazione di serie l’electronic Throttle Valve, la piattaforma inerziale Bosch e un aggiornato ABS. Inediti i freni, che ora utilizzano anteriormente pinze ad attacco radiale. La Versys Special Edition, al suo debutto, è accessoriata per affrontare lunghi viaggi (tris di valigie, cambio assistito, 4 riding mode, fari supplementari, nuova strumentazione e altro).
Ktm
790 ADVENTURE R e S
Questa nuova maxienduro da 95cv utilizza la base meccanica della Duke esprimendo un’anima spiccatamente offroad, soprattutto nella versione “R”. Un indirizzo che ha portato la Casa austrica a predisporre una ciclistica di alto livello (telaio in acciaio, sospensioni WP con ampia escursione, cerchi da 21” e 18”). Ampia l’autonomia di marcia grazie ai 20 litri di capacità del serbatoio. Anche l’elettronica non è da meno (comprende anche il quickshifter…).
La più “stradale 790 Standard condivide con la “R” il peso (189 kg) e buona parte dell’elettronica. La sua ciclistica è meno spinta e le gomme non tassellate.
Ktm
1290 SUPER DUKE GT
La versione Granturismo ha un motore che non si ferma mai. Si tratta del V2 di 1.301 cc rivisto a livello di aspirazione e mappatura per alzare sensibilmente coppia e potenza. Di serie troviamo il cambio elettronico bidirezionale.
Dal punto di vista estetico, l’azienda ha lavorato in modo particolare sull’avantreno, totalmente nuovo, strumentazione compresa. Molto ricca la dotazione elettronica a livello di gestione dellei sospensioni, ABS controllo di trazione, ecc. Attenzione è stata posta anche al comfort, con manopole riscaldate e cruise control di serie. La conformazione del posteriore… non sembra fornire spazio per un eventuale top case.
Moto Guzzi
V85TT
Promossa da concept a modello di serie, questa grossa tutto terreno dalla linea rètro ha finalmente rivelato i suoi dati tecnici: motore di 853 cc da 80CV e 80Nm con 2 valvole in titanio per cilindro, e ciclistica totalmente nuova, pensata per un utilizzo on-off grazie a sospensioni adeguate, ruote a raggi da 19” e 17” e differenti modalità di guida. L’arrivo della V85TT apre le porte al segmento “grandi viaggi” per la Casa di Mandello.
Da segnalare: il doppio faro anteriore, il telaio in colore rosso, la livrea bicolor. La moto pesa 208 kg a secco; la sella si trova a 830 cm da terra.
Royal Enfield
HIMALAYAN SLEET
Rappresenta l’eccezione alla scelta di escludere in questa panoramica i modelli sotto i 500cc. Presentata alla fiera di Colonia, questa versione allarga gli orizzonti della Casa indiana. Cosa cambia? Intanto la livrea e poi il manubrio, in lega leggera e dotato di crossbar (ereditato dal mondo enduro). Di serie troviamo anche le barre paramotore in acciaio, disegnate per proteggere anche le gambe del pilota. La vocazione crossover si denota anche nella scelta della ruota anteriore, da 21”. La Sleet monta telaietti laterali che supportano due valigie in alluminio da 26 litri. Il propulsore che la spinge è il classico mono da 411 cc. Un altro aspetto da segnalare è l’esclusività: la moto verrà infatti prodotta in soli 500 esemplari (60 destinati all’Italia).
Triumph
SCRAMBLER 1200 XC e XE
Due versioni per tragitti misti più o meno “OFF”.
XC e XE sono allestite intorno a un nuovo telaio, che a sua volta accoglie sospensioni con escursione di 200 mm (sia la forcella Showa che i doppi ammortizzatori Ohlins con serbatoio separato). Il sistema frenante è firmato Brembo. Il propulsore deriva da quello della Bonneville di pari cilindrata. Non mancano i controlli elettronici gestibili dal pilota, che ritroviamo in versione maggiormente specialistica (e questo vale anche per le sospensioni) sulla XE. La linea Vintage di questa “scramblerona” è invitante e arricchita con elementi hi-tech come il forcellone in alluminio, il doppio scarico sul lato destro, il faro anteriore a led.
Yamaha
TÉNÉRÉ 700
Grande l’aspettativa per la versione “700”, arrivata alle fiere autunnali della moto in versione per il pubblico dopo averne ammirato il concept e i tanti video realizzati dal costruttore.
Anche in questo caso parliamo di un modello indirizzato all’appassionato di viaggi impegnativi, soprattutto a livello di fondo, quindi sicuramente una valida scelta per il frequentatore di rally. La moto, che arriverà a metà 2019 in 3 colorazioni, è spinta da un motore derivato da quello della MT-07.
Segnaliamo il sovradimensionato gruppo ottico anteriore, a quattro proiettori, il filante serbatoio da 16 litri, le ruote da 21” e 18” (con gomme Scorpion Rally STR di serie). La ciclistica è naturalmente all’altezza delle aspettative, pensata per agevolare la guida in piedi; le sospensioni sono pluriregolabii, il forcellone è in alluminio con leveraggio progressivo, il telaio è un doppia culla in acciaio. L’ABS è disinseribile.
Yamaha
TRACER 700 GT
A poca distanza dalla 900 la Yamaha presenta la 700, sempre in versione GT e di conseguenza maggiormente adatta ai viaggi. Le differenze con la versione base si limitano comunque a modifiche adottate per migliorare il comfort rendendo di serie accessori disponibili come optional come la sella più comoda, il parabrezza più protettivo e regolabile, le borse laterali rigide da 20 litri.