The Furthest Points

Un nuovo reportage di viaggio tra Spagna e Portogallo, due paesi molto “gettonati” dai motociclisti,
che in questo volume potrebbero trovare spunti inediti.

Ben scritto (le recensioni di chi l’ha letto sono sempre a 5 stelle), The Furthest Points racconta un tour di 24 giorni, realizzato dall’autore Andy Hevitt in compagnia della moglie Kim, allo scopo di scoprire i punti più lontani della Penisola Iberica, meritevoli di essere toccati su due ruote, il tutto “condito” da bel tempo, paesaggi mozzafiato e cibo delizioso.
Cosa volere di più?

Il libro, diviso in capitoli…. giornalieri, apre con “THE PLAN”, indicando subito un percorso “memorabile” che parte da San Pedro de Alicante, appena fuori Marbella (in Spagna): lungo 44 km, offre curve stupende, scogliere che fiancheggiano panorami gloriosi sulla valle, gole, cime montuose…
L’autore arricchisce il racconto delle tratte giornaliere (la più lunga integra quanto indicato sopra e si conclude, dopo 506 km, a Ronda, cittadina arroccata sempre in territorio spagnolo) con informazioni di ogni tipo, dalle strade più belle luoghi meritevoli di una sosta, a consigli tecnici, ecc. In sostanza la struttura letteraria scelta è quella della crono-storia con taglio diario; all’autore viene riconosciuta una scrittura divertente e briosa, che non perde mai il ritmo. Gli elementi che servono per pianificare correttamente un viaggio ci sono tutti e molti dei luoghi raccontati appaiono inediti anche a chi, come noi di Explorer, quel territorio lo conosce molto bene. A dirla tutti crediamo che il taglio del libro possa piacere anche ai viaggiatori… da poltrona.

Alcune statistiche riprese dal libro:

4.670 km percorsi in totale nell’arco di 24 giorni
506 km la tratta giornaliera più lunga
275 km la media giornaliera, considerando anche i giorni (7) di sosta dalla sella.
133 €: l’hotel più costoso
42 € l’hotel più economico
362 € il costo totale carburante

About Andy Hewitt

Andy è nato nel Regno Unito e ha vissuto e lavorato in Africa, Medio Oriente ed Europa. Fin da piccolo sapeva che sarebbe diventato un motociclista. Tra i suoi primi ricordi ci sono quelli che lo vedevano a bordo del sidecar di suo padre o seduto sul serbatoio della sua BSA Bantam. La voglia di guidare è stata così forte da non poter aspettare l’età necessaria per ottenere una patente… per fortuna senza conseguenze!
Nel corso della sua vita ha posseduto moltissime motociclette, di tipologie differenti, tra cui 5 Harley Davidson. Ha viaggiato in moto in diciotto paesi e in molte di queste occasioni è stato accompagnato dalla moglie Kim.