La Scheda
Titolo: Lone Rider: The First British
Woman to Motorcycle Around the World
Autore: Elspeth Beard
Lingua: inglese
Editore: Michael O’Mara Books Ltd –
Publication City/Country London, United Kingdom
Pubblicazione: 6 luglio 2017
Numero pagine: 320
Dimensioni: 153 x 234 x 27mm
Peso: 630g
Prezzo medio: 17 euro.
Disponibile la versione digitale.
Fresco di stampa (è uscito il 7 luglio), il libro racconta di un viaggio intorno al mondo realizzato… 35 anni prima in solitaria da una giovane donna inglese.
A quel tempo, intraprendere imprese del genere richiedeva una grande dose di coraggio. Il traveller di oggi dispone dei satelliti GPS, di Internet, dei social e dell’email, del telefono cellulare; nel 1982 si viaggiava perlopiù da soli.
Cosa ha spinto la 23enne londinese Elspeth Beard a lasciare gli studi di architettura, la sua famiglia e gli amici per intraprendere – da sola – un raid di 55.000 km in tutto il mondo in sella a una BMW R60 / 6 del 1974? La protagonista se lo chiede ancora oggi.
All’inizio del libro la protagonista mette nero su bianco i tanti dubbi prima della partenza, i lunghi e irrefrenabili pianti, la voglia di lasciar perdere fintanto che era in tempo… E invece, alla fine, la consapevolezza di essere la prima ragazza inglese a compiere una tale impresa ha preso il sopravvento.
Sulla moto ha caricato una tenda, alcuni abiti e qualche attrezzo. E in tasca i risparmi di qualche mese di lavoro al pub. La moto l’aveva pagata 900 sterline: il contachilometri segnava 48.000.
All’inizio degli Anni 80 nessuno era veramente preparato ad affrontare il giro del mondo, figuriamoci le donne. Parliamo di un periodo “post elettronico” in cui raccogliere aggiornate informazioni di viaggio era estremamente difficile. Oggi Google Maps vi mostra ogni angolo del mondo, allora le mappe di certi Paesi erano introvabili.
L’unica certezza di Elspeth riguardava la capacità di guida. Andava in moto dall’adolescenza e conosceva molto bene la meccanica della sua BMW.
Quando tornò a Londra quasi due anni e mezzo più tardi aveva in sé l’esperienza di un saggio e un buon numero di “cicatrici” permanenti. In effetti ne aveva passate davvero tante (tutte raccontate nel suo libro).
55 Mila Chilometri Intorno al Mondo. da 1982 al 1984. Un Risultato Ancora Oggi Considerato Notevole!
Elspeth Beard ha aspettato 35 anni prima di raccontare la sua impresa al mondo. Il suo libro Lone Rider è stato appena pubblicato ma siamo sicuri che non mancherà di ispirare anche l’odierna generazione di motocicliste. Al suo ritorno a casa, nel 1984, l’autrice fu contattata e intervistata da molte riviste moto. Lei raccolse tutti i ritagli e li lasciò in una scatola per decenni. Nel 2008 qualcuno si ricordò di lei e gli dedicò un articolo per BMW Motorrad. Questo contribuì a porla all’attenzione della generazione di motociclisti avventurosi successiva alla sua. La storia che le apparteneva, finalmente disponibile sul web, attirò nel 2014 l’attenzione di un agente di Hollywood interessato ad acquistarne i diritti allo scopo di farne un film. A quel punto l’idea di scrivere un libro si fece strada. Era il passo logico. Trovare una casa editrice non fu difficile. A farsi avanti fu la londinese Michael O´Mara Books.
Le Tappe del Viaggio
Velocemente vi raccontiamo qui le tappe principali del suo viaggio, che da Londra punta verso Ovest. In volo a New York dove l’aspettava la sua BMW (inviata precedentemente spendendo 175 sterline) e poi Canada, Messico e California.
Imbarco a Los Angeles per la Nuova Zelanda e l’Australia, dove Elspeth rimane per sette mesi. Prime cadute, una piuttosto traumatica a Townsville, nel Queensland, che costa alla centaura due settimane di ospedale.
Il cambio di Continente avviene a Perth. La moto parte in nave, lei con un volo raggiunge Singapore… dove le viene rubato praticamente tutto. Documenti di spedizione della BMW, passaporto, soldi, visto… Risolto il problema il viaggio prosegue lungo le strade di Malaysia e Thailandia e nell’area del Triangolo D’oro.
Dopo aver cercato di arrivare in India attraversando la Birmania, Elspeth si dirige a Sud per raggiungere il porto di Penang da dove si imbarca per Madras.
L’aspetto salute tocca il suo punto peggiore tra India e Nepal, dove gli attacchi di epatite e dissenteria non le danno tregua.
A Katmandu incontra un olandese, anche lui alla guida di un Boxer BMW, e con lui percorre il tratto che la riporta in Europa attraverso il Pakistan, il “post rivoluzionario” Iran… (con il casco sempre indossato come un burka) e da lì la Turchia, la Grecia, l’Europa Centrale e infine il Regno Unito.
Alla partenza all’Inghilterra Elspeth pesava 65 kg. Al suo ritorno a casa il peso era sceso a 41 kg.