La Scheda
Titolo: Il giro del mondo a 80 all’ora. Parte prima.
Autore: Luca Capocchiano
Anno di pubblicazione: dicembre 2019
Editore: La Caravella Editrice
Formato: brossura, copertina flessibile
Lingua: italiano
Pagine: 484
Peso: 780 grammi
Immagini: Presenti a supporto di ogni capitolo
Prezzo al pubblico: formato cartaceo 17,10 euro;
formato Kindle 3,99 euro
L'opera prima
Se i libri di viaggio del mitico Giorgio Bettinelli vi hanno affascinato e instillato la voglia di conoscere il mondo su due ruote, non perdetevi l’opera prima di Luca Capocchiano, che ad un certo punto di una vita particolarmente appagante ha deciso di mettersi in gioco come protagonista di un’impresa epica in solitario, raccontata in parte in questo libro: le sue quasi 500 pagine non sono infatti bastate a chiudere il cerchio e grande è l’impazienza, da parte di chi l’ha già letto, di poter “mettere le mani” sul secondo volume.
Luca ha esplorato il pianeta in sella a una Vespa gialla TS del ‘76… ma il suo lavoro lo porta, in qualità di ingegnere meccanico, a occuparsi di piloti e di moto che corrono, ben oltre gli 80 km/h, nel Campionato Mondiale Moto2. Un impegno appassionante e allo stesso tempo pressante, al quale l’autore deve sottrarre il tempo necessario alla stesura della “Seconda parte” del suo giro del mondo, ripartendo dall’aeroporto di Singapore, dove si conclude questa “Prima parte”, in attesa di attraversare “quell’immenso deserto rosso che costituisce il cuore dell’Australia”, per poi affrontare il Sudamerica. Verosimilmente il secondo volume vedrà la stampa nella prima parte del 2022.“il mio concittadino Cristoforo Colombo partì via mare cercando di Buscar el Levante por el Ponente, io cercherò di fare via terra l’esatto opposto” … scrive Luca nel prologo.Partenza dal lungomare di Genova con l’intenzione di viaggiare ostinatamente verso levante, fino a tornare al punto di partenza, non senza aver toccato i 5 continenti.
Quarantamila chilometri e rotti, da solo e senza sponsor, né mezzi di appoggio e nemmeno un navigatore GPS o telefono satellitare. E con indosso un abbigliamento tutt’altro che tecnico. Nemmeno il parabrezza sulla Vespa, come si può vedere dalle foto. Così ha voluto partire Luca.
“Per preparare un viaggio del genere – scrive l’autore – occorre prima di tutto la capacità di sognare, e questo è abbastanza comune. Occorre poi essere disposti a lottare per realizzarli, e questo lo è molto di meno. In questi mesi ho sentito molte persone ripetermi “Anche io ho sempre sognato di farlo! Ma […]”Durato un anno, il suo giro del mondo “a ritmo lento” lo ha portato ad attraversare deserti, percorrere strade scavate nella roccia, altopiani andini fino a toccare quasi i 5mila metri, guadi enormi, in sella ad una Vespa vecchia di oltre quarant’anni. Nel suo sito l’autore racconta di aver cambiato quattro pistoni, due cilindri e due frizioni, di aver percorso 1.500 km senza freni, aver saldato i portapacchi decine di volte e guidato spesso di notte senza fari.Una fantastica esperienza, non c’è dubbio!La qualità della scrittura? Grandiosa… nonostante sia scaturita dalla penna di un “ingegnere” (N.d.R.).