La Scheda
Titolo: 7mml "Ritorno al Centro" 2017
Il progetto raccontato in un Ebook
Autore: Giuliano Radici
Pubblicato: Novembre 2017
Editore: Studio 361° di Michela Di Stefano
Peso: 325,3 mb
Pagine: 117
Lingua: italiano
Compatibile: Pc Windows - Tablet e Smartphone Android -
Tablet e Smartphone Apple
Prezzo: Gratuito
Raramente capita di poter scaricare gratuitamente un buon libro dal web. Questa è una di quelle occasioni.
Di cosa parla? Di un viaggio solidale che ha visto in campo 7 equipaggi, 7 mezzi di trasporto (tra cui la motocicletta), 7 punti di partenza sparsi per il mondo, tutti accomunati dalla stessa meta: l’incontro il 17 luglio a Kannur nel sud dell’India per inaugurare e dar vita ad una Scuola Bottega di Belle Arti.
Questo straordinario progetto italiano, chiamato “Ritorno al entro”, si è svolto nell’arco del 2017. Il suo compimento si deve alla grande capacità organizzativa dell’associazione culturale senza scopo di lucro “7 Mila Miglia Lontano”, che ora lo presenta al mondo utilizzando la strada dell’editoria digitale e-book. Scelta che ha permesso di implementare i tanti contribuiti multimediali raccolti dai 7 equipaggi: audio, video, foto gallery… e ancora mappe interattive e la possibilità di impostare la lettura in funzione della struttura del “volume”, suddiviso in sette differenti esperienze.
Unico limite… la lingua, al momento esclusivamente italiana.
L’e-book è scaricabile gratuitamente, lo ribadiamo, dalle piattaforme Apple Store e Android (attraverso la APP Adobe Digital Edition per Windows).
La realizzazione del volume multimediale 7MML “Ritorno al Centro” 2017 ha coinvolto il lavoro di fotografi, videomaker, scrittori, professionisti e appassionati.
Più della classica recensione, questa proposta “letteraria” ha bisogno di un tutorial.
Vediamo dunque com’è strutturato e come permette di usufruire dei contenuti con l’aiuto degli screen che abbiamo estrapolato.
La lettura è orizzontale e prevedere lo scorrimento delle pagine lateralmente.
Prima di entrare in argomento, tre schermate spiegano come “navigare” al suo interno utilizzando gli strumenti di navigazione messi a disposizione.
La prima mostra i comandi in modo generico: uso delle frecce, scorrimento, scelte multiple, touch, scrolling, icone, back, ecc.
La seconda e terza pagina spiega come entrare in tutte le sottoaree previste per ognuno dei racconti relativi ai 7 viaggi: dal percorso, al team, dalla mappa Polarstep, alle fotogallery, ai video, ai suoni, ai momenti legati all’arrivo.
A questo punto si è pronti a seguire la storia del progetto e dei sette viaggi, questi ultimi riconoscibili dall’indicazione da #01 a #07 e dal mezzo di trasporto utilizzato stilizzati attraverso l’uso di icone.
La sequenza è libera; quella proposta di default parte dal team che ha effettuato il percorso a piedi, da Ukhimath, (nel Nord dell’india) a Kannur (Kerala). Si passa poi al viaggio in bicicletta da Kathmandu, nel Nepal, poi al tragitto realizzato utilizzando esclusivamente mezzi marini con partenza da Manila, nelle Filippine, toccando porti in Malesia, Indonesia e infine India. L’equipaggio successivo è quello in fuoristrada 4×4 partito dall’Italia (Brescia), una delle tappe più lunghe. #05 si lega invece al team che, partito da Tokyo, è arrivato a Kannur utilizzando i mezzi pubblici.
Tra i mezzi di trasporto del progetto c’è anche l’Ape Car, veicolo a tre ruote molto diffuso nel sudest asiatico… ma utilizzato abitualmente su percorsi urbani. Partito da Calcutta l’equipaggio ha raggiunto Kannur nei tempi prestabiliti. Il 7° e ultimo team è quello che ci interessa più da vicino: da Brescia a Kannur in motocicletta. OItre 40 giorni di viaggio e più di 13 mila chilometri percorsi. Tre i travellers impegnati in questo raid: tutti italiani e tutti nati negli Anni 50 del secolo scorso.
I 7 equipaggi sono riusciti a completare i rispettivi percorsi nei tempi prestabiliti e a ritrovarsi insieme a Kannur il 17 luglio 2017 per dare ufficialmente il via alla costruzione di una Scuola delle Arti. Un contributo importante, capace di promuovere l’apprendimento delle arti visive e di far crescere giovani talenti in un angolo dell’India dove questo tipo di studio è ancora oggi prerogativa di pochi.