Vademecum per motoviaggiatori
La rete è ricca di siti dedicati agli appassionati di viaggi in moto.
Molti di questi non si sottraggono dal dispensare tips estrapolate da reportage o frutto dell’esperienza di chi è attivamente coinvolto in questi progetti editoriali.
Per GIVI EXPLORER abbiamo fatto una ricerca in questa direzione e raccolto (all’interno di tre articoli) i consigli meno scontati, basandoci sul buon senso e sul fatto che non tutti i moto-viaggiatori attraversano interi Continenti o abbiano sulle spalle esperienze decennali.
Avere sempre qualcosa da bere e da mangiare
Approfittate delle soste presso le stazioni di servizio per acquistare sneak e bevande. Nel corso della giornata torneranno utili. Se di sera puntate ai ristorantini tipici ricordatevi che gli orari variano. In Francia si cena alle 20.00, in Italia alle 21.00, in Spagna non prima delle 22.00…
Meglio la sella dura
Una sella deve mantenere un certo grado di comfort per lungo tempo e per tanti chilometri. Per molti utenti la soluzione migliore è la “dura” e poco sagomata. Non dura come una pietra ma dotata di una struttura che non permetta di “affondare”. I benefici? Intanto la possibilità di mantenere una postura corretta, e ancora per quella libertà di movimento del corpo che la sella preformata non consente.
Prenditi una pausa…
Allungando le gambe di tanto in tanto. Sarete in grado di guidare più a lungo prima di stancarvi. Fatelo possibilmente quando il paesaggio lo merità. Regalarsi una pausa in un bel posto dev’essere la regola.
Il rumore
In generale, non quello prodotto dallo scarico. Il rumore che intendiamo è quello del vento.
Molti fattori lo influenzano: il passaggio dell’aria nel casco, la carenatura (raramente aiuta ad abbassare il rumore), la posizione della testa, la disposizione dei bagagli etc.
Detto questo, risulta praticamente impossibile ridurre i decibel. A disturbare le orecchie sono soprattutto i toni acuti. Più a lungo guidiamo in queste condizioni e maggiore sarà lo stress accumulato dalle vostre orecchie a fine giornata.
Come si può risolvere il problema?
Acquistando in un Drug Store o in un negozio di moto i classici tappi gialli in schiuma. Essi sono particolarmente utili in quanto capaci di filtrare il suono dannoso senza eliminare quello del motore, delle sirene o degli altri rumori stradali di allerta.
Le strade migliori
Quando l’intento è di macinare molti chilometri in poche ore evitate le strade secondarie. In questi frangenti l’autostrada rappresenta la scelta migliore. Se, al contrario, vi interessa soprattutto godervi il paesaggio ad un passo medio di marcia optate per i percorsi alternativi. Fatelo però in modo “scientifico”. Ad esempio Michelin realizza mappe ad hoc che in Francia si chiamano “Bison Futé”, in Germania “Ferien Strassen” e
“Romantische Strasse”. Cercate di informarvi per tempo. Non è facile attraversare territori fuori dai classici itinerari senza avere gli strumenti giusti.
Il piano b
Molti di voi pianificano i percorsi nel dettaglio prima della partenza. Se appartenete alla schiera dei metodici non dimenticatevi il piano B. Magari la strada è super noiosa, il tempo è terribile, c’è il blocco del traffico o lavori in corso… Avere una alternativa pronta può risolvere la situazione senza troppi stress
Preferite le mappe cartacee?
Se siete amanti della cartografia cartacea, puntate sulle mappe più dettagliate. Nei negozi specializzati è facile fare confronti anche su scale identiche (più dettagli, miglior leggibilità, segnalazioni delle stazioni di servizio, indicazione dei dislivelli, ecc).
Se viaggiate con un passeggero, fate sempre in modo che sia lui il navigatore. Voi guardate la strada e pensate a guidare.
Se siete motociclisti solitari la soluzione “tasca trasparente sopra la borsa serbatoio” rimane la l’opzione migliore… anche sotto la pioggia.
I passi di montagna
Quando il vostro viaggio contempla passi di montagna, ricordatevi di controllarne l’apertura prima di partire (soprattutto se si parte al di fuori dal periodo estivo) per evitare lunghe deviazioni.
Quanti chilometri al giorno?
Tutto sommato è difficile prevederlo. Dipende dalle distanze e dal tempo a disposizione per l’intero tour. Mediamente si possono ipotizzare 400 km al giorno (lascino spazio a qualche visita e soste piuttosto lunghe), fino ad arrivare a 800 km quando l’esigenza è quella di attraversare velocemente un tratto ritenuto poco interessante, guadagnando maggior tempo a disposizione una volta superato. Conta moltissimo anche dove si macinano questi chilometri e a quale velocità. Percorrere 400 km su strade secondarie, magari con tratti sterrati, è ben diverso dal farlo lungo una comoda autostrada
Abitudini e codice della strada
Le regole cambiano. E anche i limiti di velocità e il comportamento da tenere sulla strada. In Italia si guida spesso in modo “creativo”. Ricordatevi che certe leggerezze non sono tollerate in altri Paesi, e che il ritiro patente può essere dietro l’angolo. Informatevi prima di partire sui siti delle “Automobile Association”.
La qualita’ del fondo stradale
Anche la condizione delle strade è variabile. In certi Paesi può essere danneggiato dal gelo d’inverno in altri essere scivoloso d’estate Attenzione anche ai tunnel. Non tutti sono illuminati ed entravi senza alzare la visiera fumè o togliere gli occhiali da sole potrebbe essere pericoloso. L’occhio fatica ad abituarsi velocemente ai cambi di luminosità.
Da soli su lunghe distanze?
Se avete deciso di fare una tappa impegnativa, magari nel bel mezzo di un’area piuttosto remota… sarebbe saggio avvisare amici e parenti prima della partenza. Se questa tappa impegnerà per più giorni preparate anche un piano di marcia per ognuno di essi. A cosa serve? A fare in modo che qualcuno “a casa” sappia dove potreste trovarvi… nel caso ritardiate a farvi vivi all’arrivo.
Le pompe di benzina
Uno dei vantaggi offerti dall’autostrada, rispetto al resto delle strade, è rappresentato dalla possibilità di reperire carburante facilmente, anche dopo il tramonto e di domenica.
Riempite sempre il serbatoio quando ne avete la possibilità. Evitate di entrare in riserva.
I social network hanno i loro vantaggi
Utilizzateli per arricchire il vostro viaggio e per farlo conoscere agli altri. Se non avete una pagina Facebook, Twitter o Instagram, prendete in considerazione l’ipotesi di mettervi in gioco sul web prima della partenza. Amici e parenti potranno seguirvi giorno per giorno. E poi c’è sempre qualcuno che è stato negli stessi posti e che può fornirvi suggerimenti utili (cosa vedere, cosa evitare…). I “social” permettono a volte di incontrare amici lungo la strada. Caricare foto, video e aggiornamenti vari è davvero facile… anche per chi non ha grande dimestichezza con questi strumenti.
Regolare la temperatura corporea
Nel senso che sono stati fatti enormi progressi nelle tecnologie capaci di raffreddare e riscaldare il corpo attraverso i tessuti a contatto con la pelle. Quindi perché continuare a soffrire il caldo o il freddo? Acquistate prima di partire capi underwear tecnici. Il loro apporto sarà preziosissimo.
Controllare regolarmente la moto
Questa operazione è davvero importante e andrebbe fatta ogni mattina prima di partire, soprattutto se il percorso del giorno precedente ha toccato sterrati, guadi o manto stradale con buche… Controllate il battistrada, i freni, eventuali perdite d’olio, carburante nel serbatoio, catena.
In sella presto al mattino
Iniziare presto la giornata, per chiuderla altrettanto presto. Molti viaggiatori adottano questa filosofia. Giù dal letto alle 6:00 del mattino, doccia (quando possibile), colazione, controllo moto e partenza non oltre le 8:00. Sarà una bella sensazione guardare il risveglio del mondo dalla sella di una moto. Arrivare a destinazione non tardissimo permetterà di valutare meglio dove sostare, se la moto è sufficientemente sicura e protetta, ecc.
Viaggiate leggeri
Più il viaggio pianificato è lungo e più il bagaglio va valutato con attenzione. Il consiglio di molti motoviaggiatori “navigati” dice di portare con sé soltanto i capi indispensabili (oltre a quelli tecnici da indossare in sella compresa la tuta antiacqua). Un elenco sempre trovato sul web indica: lucchettone, smartphone + caricabatteria, portafogli, mappa, torcia a led, multi-tool, due paia di mutande e di calzini, un jeans e un paio di t-shirt. E ancora un asciugamano e i kit di primo soccorso e antiforatura. Magari un cappello impermeabile.
Non aspettate di… avere sete
Pochissimi di noi bevono abbastanza acqua ogni giorno; questo errore diventa più grave se ci troviamo in moto sotto il sole in un Paese caldo. Per evitare la disidratazione bisogna bere senza aspettare di averne lo stimolo. Va fatto anche a piccoli sorsi ma in modo continuo. In caso contrario questi sintomi non tarderanno ad arrivare: mal di testa, dolori muscolari, nausea, la sensazione di svenire. Una giornata passata in moto in zone desertiche potrebbe richiedere un fabbisogno personale fino di un litro d’acqua/ora. Pensateci per tempo e fate in modo di avere spazio sufficiente a bordo per trasportarla.
Moto e traghetto
Più persone dichiarano di preferire il cavalletto laterale a quello centrale. Sempre a patto di assicurare, nella stiva, la moto con cinghie. Non dimenticate che il movimento di un natante è sia laterale che avanti e indietro: se accettate il consiglio ricordatevi di inserire sempre la marcia e di fissare la leva del freno anteriore con una cinghietta.
Ancora una cosa: se le moto vengono posizionate tutte insieme fate attenzione a quelle vicino alla vostra e se serve aiutate i proprietari a fissarle correttamente. Ricordatevi di prendere con voi il necessario: di solito la stiva del traghetto viene chiusa fino all’arrivo.
Rendete accessibili i vostri dati sensibili
Così come non si dovrebbe mai viaggiare senza avere nel taschino uno o più numeri di emergenza, allo stesso modo bisognerebbe rendere facilmente accessibili informazioni personali nel caso di incidente o incapacità momentanea di parlare. Quali dati? Ad esempio le info sullo stato di salute (prescrizioni mediche, patologie, eventuali allergie, gruppo sanguigno, ecc).
Ancora sul gps e sulla mappa cartacea
Sul web alcuni consigliano di memorizzare il percorso sul GPS prima di partire per poi tenerlo off-line. L’idea è quella che un GPS sempre attivo possa distrarre dalla guida (meglio fermarsi ogni ora per un controllo). I plus della mappa, rispetto al GPS, sono identificati nella capacità di visualizzazione di un’area maggiore rispetto allo schermo del navigatore o smartphone e la non necessità di ricarica.
Nutrirsi in modo intelligente fa la differenza
Il coma del dopo-pranzo è difficile da combattere con un caffè nero. Se subentrano questi sintomi e siete in moto fermatevi subito. Resistere alla fetta di torta del bistrot carino dove vi siete fermati è difficile, soprattutto se non c’è nessuno a ricordarvelo. Imparate a seguire una dieta stile “atleta”. E quindi colazione con carboidrati, pranzo leggero e qualche snack durante il giorno con frutta, muesli o yogurt. La cena può essere più appagante… a patto di essere già a destinazione.
La strada e’ sempre piu’ lunga di quanto credi
Se non sei abituato a guidare la moto per più di un paio d’ore al giorno (in altre parole se sei un neofita delle lunghe distanze), non saltare in sella per partire per un viaggio dove si dovrà guidare giornalmente per almeno 5-6 ore. La stanchezza e la mancanza di esperienza possono giocare brutti scherzi alla guida. Meglio fare esperienza per gradi.
Occhiali di scorta e binocolo
Se portate occhiali da vista ricordatevi di portarne un paio di scorta. Magari acquistato in farmacia a buon mercato. L’importante è averlo nel momento del bisogno (ricordate la legge di Murphy?): in viaggio è più facile perderli o romperli. Rimanendo nel campo delle ottiche… un binocolo, da tenere a portata di mano, può essere utile in moltissime occasioni. Sul mercato ci sono modelli supercompatti di grande qualità.
Il parabrezza e’ sempre da valutare
Dimenticate l’estetica della moto e valutate l’eventuale montaggio di un parabrezza nel caso decidiate di partire per un viaggio in sella ad una moto priva di protezioni. Questo accessorio può fare la differenza a livello di comfort di marcia e sarebbe stupido non prenderne in considerazione l’acquisto e anche la sostituzione nel caso quello montato di serie non fosse sufficientemente protettivo.
Sentire il vento in faccia è bello… ma dopo due o tre ore l’incanto cessa, soprattutto se la velocità media è intorno ai 100 km.
1) la posizione in sella non e’ uguale per tutti
Si parla tanto di quanto sia importante sedersi correttamente in ufficio soprattutto se si passano tante ore davanti al computer… E chi tante ore le passa in sella?
La posizione considerata confortevole per un viaggio di una o due ore può diventare insopportabile quanto questo tempo si dilata. Il mal di schiena è dietro a ogni curva!
Le Case motociclistiche decidono l’altezza della sella, la distanza del manubrio ecc, in base a parametri standard (diciamo sulla corporatura media). Se uscite da questo canone molto probabilmente dovreste valutare la possibilità di modificare quanto deciso dal produttore. Spesso si tratta di interventi facilmente realizzabili ma estremamente utili al miglioramento del comfort di marcia.
2) non fidatevi mai del meteo…
Siete felici perché la giornata inizia con il sole? Il tempo sembra perfetto? Non abbassate mai la guardia. Potreste anche trovarmi nel bel mezzo di una bufera dopo 50 km, con pioggia e temperature da brivido. Ci sono Paesi dove le condizioni meteo cambiano repentinamente. Non fatevi trovare inadeguati.
L’abbigliamento antipioggia dev’essere sempre a portata di mano. Non sapere dove l’avete stivato mentre vi state bagnando per mancanza di un riparo… non è una bella situazione.
3) evitare di risalire in sella di sera
Quando è possibile, cercate un albergo per la notte che abbia all’interno o comunque nelle vicinanze un ristorante / pub. Il consiglio è quello di evitare di rimettersi in sella dopo il tramonto, in zone che non conoscete, soprattutto se il trasferimento giornaliero è stato lungo e faticoso.
4) fretta di partire la mattina successiva?
La destinazione finale della giornata è una città con una buona offerta di hotel / motel per la notte? Avete pianificato di ripartire presto il mattino successivo? Prendere in considerazione l’idea di cercare la vostra camera verso il confine cittadino più comodo alla ripresa del viaggio: vi permetterà di evitare il traffico urbano.
5) fretta di ripartire sempre?
Se non avete la polizia alle calcagna, godetevi il viaggio. Se lungo la strada vedete qualcosa di interessante o curioso fermatevi. Potrebbe rivelarsi una sosta memorabile. Se vi trovate dall’altra parte del mondo, molto probabilmente non avrete un’altra occasione per tornare. Meglio buttare via qualche ora di tempo e non avere rimpianti!
6) ancora su mappe e smartphone
Se viaggiate da soli, per evitare di dispiegare e ripiegare la mappa cartacea, cercare gli occhiali da vista, ecc… potreste catturare la porzione della mappa che vi interessa utilizzare lo smarthphone (tramite la APP chiamata CamScanner anche se crediamo possa bastare un normale scatto fotografico se non serve memorizzare le immagini in formato pdf). In questo modo, basterà fermarsi, zoomare sulla foto fino ad arrivare al dettaglio che vi interessa. Il tutto è molto comodo e l’illuminazione dello schermo evita di dover usare la classica torcia quando c’è poca luce.
7) oggetti e accessori utili? Valutate questi
Un cavo metallico corto, con anelli su entrambe le estremità (si trovano facilmente tra gli antifurti meccanici per bici) e un lucchetto numerico (ma va bene anche quello per il casco presente di serie sulla moto), può garantire maggiore protezione a una borsa, una giacca… durante una sosta breve.
Un piccolo asciugamano o ancora meglio un panno in camoscio sintetico da tenere sotto mano il mattino, per asciurare la rugiada dalla sella, per pulire parabrezza e specchi, prima di ripartire.
Un coprimoto leggero e ripiegabile per coprire la moto di notte. La tiene asciutta e spesso può scoraggiare eventuali ladri.
Un kit di idratazione da infilare nello zaino in modo di poter bere anche durante la marcia. Sono utilizzati nel mondo off-road ma se il vostro viaggio si svolge d’estate in zone particolarmente calde, può rivelarsi molto utile.
Borse che tengano asciutto l’abbigliamento. Anche se le laterali rigide vengono staccate dalla moto ogni sera, l’abbigliamento al loro interno potrebbe risentire dell’umidità. In commercio esistono borse morbide ad hoc, da inserire all’interno di valigie e top case. Se siete partiti senza, come eventuale barriera impermeabile momentanea utilizzate le classiche buste grandi per la spazzatura.
Il collirio spesso si dimentica a casa. Ma è facile da trovare in qualsiasi farmacia. Utilizzarlo nei giorni ad “alto chilometraggio”, nelle soste carburante, vi farà sentire meglio.
8) prenotare via internet permette di risparmiare quasi sempre
Sempre scovato sul web il suggerimento di prenotare on line anche un hotel o B&B, ecc distante da voi anche soltanto due isolati. La “reservation” fatta dalla rete, rispetto al presentarsi direttamente alla reception, può risultare più economica in molteplici situazioni. Addirittura a volte la richiesta on line può indicare una camera disponibile nell’hotel con la scritta “no vacancy”… appena superato. Si tratta di dinamiche legate alle varie convenzioni. Se avete il segnale di rete provateci.
9) motovacanza o gara di durata?
Su un lungo tour, pianificate un giorno di relax, magari anche per non fare nulla, ogni settimana.
Il tempo per oziare rappresenta ormai un lusso ma in questi casi serve a ricordarvi che siete in vacanza e non a un raid a cronometro…
10) la moto… cassaforte
Se il vostro viaggio vi porta molto lontano da casa non partite senza la chiave di accensione di riserva… che ovviamente terrete separata dalla principale. Una buona idea è nasconderla da qualche parte sulla moto. Magari utilizzando una fascetta metallica o del nastro adesivo a forte aderenza o ancora smontare il fanale o il fanalino e inserirla all’interno. Scegliete voi.
Molti motociclisti sulla moto nascondono anche una piccola somma di denaro. La fodera della sella è un buon posto.
11) essere realisti
E’ bello sognare ma è meglio farlo a letto. Quando viaggiate in moto aree sconosciute cercate di essere realisti soprattutto con il chilometraggio giornaliero. Ad esempio in zone panoramiche non pianeggianti 200/250 km possono tranquillamente riempire la giornata. Non date per scontato la buona condizione delle strade. Mettere in preventivo le soste. Evitate di arrivare lunghi.